
Lockpicking e miti adesso collegati: vediamo i 3 più famosi
Quella del lock-picking è una vera e propria arte che, in alcuni casi, potrebbe rivelarsi estremamente utile se un giorno non si fosse più nelle condizioni di entrare in casa dopo aver perso le chiavi. Grazie all’ausilio di alcuni semplici strumenti, a cui si deve aggiungere tanta pazienza ed esperienza sul campo, si rivela fin troppo facile non lasciarsi spaventare da alcun lucchetto.
C’è un problema, però: il lock-picking è associato perlopiù allo scasso di serrature a scopo criminoso, ragione per cui nel tempo sono andate a crearsi delle leggende metropolitane più o meno false a riguardo. In questo breve articolo cercheremo di sfatare tre di questi miti, in modo da far riconquistare alla tecnica del lock-picking la dignità che merita.
Primo mito: Il possesso di grimaldelli è illegale

Questa prima leggenda nasce dal fraintendimento di cui sopra. Possedere un set di grimaldelli non è in sé un’azione perseguibile a norma di legge, e anzi è possibile realizzarne di propri con materiali metallici semplici, di scarto, provenienti dalla vita quotidiana. Le cose si complicano quando questo possesso detiene lo scopo criminoso; infatti è lo scasso di serrature altrui mediante grimaldelli a essere illegale.
Fuori discussione, inoltre, avere il permesso di scassinare serrature altrui per fare pratica. Allo scopo esistono numerosi lucchetti, molto spesso economici, da acquistare proprio per affinare la tecnica di scasso… ci si risparmia così un sacco di noie.
Dai un’occhiata ai lucchetti trasparenti da lockpicking.
Secondo mito: Il lock-picking ruba il lavoro ai fabbri

Niente di più falso. La tecnica del lock-picking nasce come hobby e come skill da coltivare per estrema necessità, quando ad esempio non possiamo contare su una figura professionale che possa ovviare al problema.
Lo scasso sopraffino della serratura richiede anche anni di pratica, quindi risulta naturale comprendere che in alcun modo degli scassinatori improvvisati potranno sostituirsi ai fabbri.
Un fabbro che si rispetti inoltre per aprire serrature non si avvale solo di grimaldelli ma utilizza molti strumenti che non fanno parte di questo hobby, per cui i nostri cari amici fabbri possono dormire sonni tranquilli.
In alcuni casi un lockpicker esperto può aprire una serratura e aiutare una persona in difficoltà ma per lui resterà sempre un hobby, e di contro per fare il fabbro servono molte altre competenze che una persona appassionata di questo hobby non possiede.
Terzo mito: Gli scassinatori entrano facilmente nelle case altrui

L’arte del lock-picking attira chiunque voglia assorbire come una spugna nuove conoscenze e competenza, tuttavia i malintenzionati ci sono sempre e anche per questa pratica non si fa eccezione.
Ciò che però va smentito è la convinzione di molti che gli scassinatori possano entrare in una casa con la stessa facilità con cui si compra il pane: lo scasso delle serrature è una pratica che va coltivata nel tempo, che richiede talvolta anni di tecnica affinata e non è alla portata di tutti, soprattutto se si adoperano kit di grimaldelli rudimentali fatti in casa.
Se tutto fosse realmente così semplice, chiunque potrebbe improvvisarsi lock-picker o addirittura fabbro.
Se hai ancora qualche dubbio dai un’occhiata a questo articolo su come proteggersi dal lock picking.